domenica 28 gennaio 2007
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IL BLOG DEDICATO AI "SILENZI" E ALL'ALPE DI SIUSI
Osa errare e sognare
Wage du, zu irren und zu träumen
(F. Schiller)
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Post del 27/10/08 In autunno / In Autumn
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3 commenti:
Accetto malvolentieri l'invito a parlare dei "silenzi" d'Alpe, che la scorsa estate ho attraversato sospinto dalla sensibile e discreta guida di Francesco. Mi sembra quasi una profanazione, o forse è semplicemente un falso pudore. Comunque mi domando: che significa "dar voce al silenzio"? Non è una contraddizione in termini? E poi, ancora, quale silenzio? La Natura dell'Alpe di Siusi, mentre mi incanta e lusinga, mi impone la sua autorità, manifestando tutta la sua
potenza e prepotenza.
Mi sento provocato e tento una timida reazione, azzardo un confronto, ma
avverto tutta la mia pochezza, e rimango con un infinto senso di smarrimento
struggente e indicibile.
Mauro
Caro Mauro,
le ragioni del silenzio, a mio avviso, sono duplici: il riflettere interiore, il ripiegare l’anima su se stessi e la capacità di ascoltare. “Dar voce al silenzio” significa cogliere quelle flebili voci e quei suoni che la nostra società gridata copre impietosamente. Il silenzio mistico della antica Grecia, quello dei misteri eleusini, dei Pitagorici, degli Orfici si è propagato alle religioni contemporanee. Le liturgie nel momento della rivelazione imminente della divinità tacciono e impongono il silenzio (dal favete linguis di ieri, alla campanella o altri strumenti di oggi). Nella mia esperienza personale, lo smarrimento del sublime davanti alla maestosità dell’Alpe di Siusi si tramuta dopo poco in incanto, magia e mistero che esigono però il silenzio. E questa è anche la forza del nostro Blog: la capacità di comunicare anche molto lontano con parole scritte ed immagini rimanendo in silenzio.
Un caro saluto a tutti
Eppure mi sembra di leggere in Mauro una ...nostalgia per i silenzi tout court, per quelle parole che dicono il silenzio senza nominarlo. Giulio
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