THE SILENT CITY
Nell'errabondare che ogni tanto accompagna la mia vita sono nell'antica capitale di Malta, Mdina. Quest'ultima, che in arabo significa semplicemente "città", mostra pregevoli facciate sia barocche che medioevali di palazzi e chiese, e un intrigante nomignolo: "The Silent City". Chiedo spiegazioni e i miei gentili ospiti rispondono che da sempre, a loro ricordo, è considerata la città silente. La regola del silenzio, imposta nei numerosi conventi disseminati al suo interno, qui vige anche all'esterno. Le macchine non possono entrare a Mdina, nemmeno in occasione di matrimoni e funerali, con l'eccezione di un limitatissimo traffico dei pochi residenti. Girando per i suoi stretti vicoli, ancora lontani dal frastuono estivo, tendo l'orecchio e ascolto i grilli cantare. Mi sento avvolgere da un senso rurale di pace così simile e pur tuttavia così diverso dai nostri silenzi alpini. Questa stridente e non risoluta contraddizione, mentre cammino, mi fa ritornare alla mente un celebre verso di Ungaretti: "Vivo di questa gioia e soffro per non saperla accendere nelle mie parole”
Foto scattate questo pomeriggio nella Silent City e nel silenzio della natura di Gozo e Comino
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