giovedì 30 ottobre 2008

WANDERWEG

wanderweg


La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero.

Das Leben jedes Menschen ist ein Weg zu sich selber hin, der Versuch eines Weges, die Andeutung eines Pfades.


(da/von Demian, H. Hesse)


Chi cammina in montagna sceglie la salita, anche sentieri difficili ed erti, ma cambia continuamente l'orizzonte davanti a sè. Talvolta cammina nelle tenebre, ma sa che cos'è la luce e la cerca. Non può lasciare il cuore a casa perchè lo deve portare lassù, fra le vette.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

riflessione perfetta!

nonnatuttua ha detto...

La salita in montagna è metafora della discesa nel profondo di sè... anche questa è una salita, una salita per trovare la luce che c'è dentro ognuno di noi, che richiede fatica, costanza, passione...
Fausta

Anonimo ha detto...

Questo status viae è la nostra condizione.
Innamorati della luce delle altezze eppure avvolti di notte e di mistero e più si conosce e più si comprende l'immensità sconfinata del Mistero.
Grazie per questi sprazzi di cielo, di monti, a volte mi sembra di sentire anche il vento delle cime guardando le tue foto, in questa Firenze e nell'urbano tran- TRAM (!)

Donatella

Anonimo ha detto...

@Princy60. Grazie !

Anonimo ha detto...

@nonnatuttua. Condivido al 100 % !!!! Grazie Fausta dei tuoi commenti sempre puntuali !!!

Anonimo ha detto...

@Donatella. Chi vive nel frastuono del nostro tempo cerca disperatamente luoghi di silenzio. Sarei molto contento se qualcuno considerasse il mio Blog uno di questi. In effetti credo che le visite che ricevo, numerose per questo piccolo spazio, non siano certo il frutto di chissà quale "capacità bloggatoria", quanto piuttosto di un argomento, cercare di dare voce al silenzio, che tocca le corde di un bisogno sempre più importante per tutti noi.

Anonimo ha detto...

di solito quando scarico le mail faccio un brevissimo giro di siti e blog e c'è anche il tuo.
L'ossimoro:
"Amo la parola che evoca il silenzio"

è un rigo di una mia poesia.
La solitudine ed il silenzio sono per me fondamentali, come la meditazione. Col tempo entri in contatto con una base silenziosa che è nel profondo di ciascuno di noi e quando il contatto è quotidiano basta un attimo un filo più sottile di un capello ed anche nel frastuono sei lì con te stesso.
Il silenzio è allora quella nota profondissima che unifica la vita.

Il tuo blog è un aiuto in questo.
E sogno di ritornare all'Alpe...

ciao
donatella

Anonimo ha detto...

Cara Donatela, grazie per le tue belle e importanti riflessioni. Il silenzio in montagna è una condizione primordiale, naturale, immediata e in-mediata, non occorre nessun percorso di astrazione o di meditazione particolare. Con questo silenzio si cammina molto a lungo per cercare di raggiungere ciò che abbiamo, al contempo, più vicino e più lontano di ogni cosa, ossia noi stessi.
Chi ha avuto l'Alpe nel cuore, ce l'ha per tutta la via. Lei ti aspetta, come Solveig aspetta Peer Gynt.

Un abbraccio a presto

Anonimo ha detto...

Passo spesso a far visita a questo blog e credimi che fa piacere ascoltare i tuoi silenzi raccontati con belle parole.

un saluto
Luca

Anonimo ha detto...

Ciao Luca, anch'io visito spesso il tuo Blog e trovo bello questo scambio di energie e stimoli alla riflessione.

ciao a presto sui ns Blog