venerdì 29 gennaio 2010
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IL BLOG DEDICATO AI "SILENZI" E ALL'ALPE DI SIUSI
Un grigio e fosco mattino
copre i miei campi amati,
affondato nella nebbia
sta il mondo intorno a me.
Ein grauer, trüber Morgen
Bedeckt mein liebes Feld,
Im Nebel tief verborgen
Liegt um mich her die Welt.
(da/von J.W. Goethe)
Pubblicato da
Andrea Fellegara
alle
15:34
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Osa errare e sognare
Wage du, zu irren und zu träumen
(F. Schiller)
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10 commenti:
Ho visto in montagna il tempo fare dei cambi repentini, dal sole a questo cielo grigio e nuvoloso....
E' come passare dalla gioia al dolore, alla paura.... la montagna così sembra diventare ostile
@nonnatuttua. E' vero che in alta quota il tempo può cambiare molto velocemente, dando luogo, oltre al "cielo grigio e nuvoloso", a violenti temporali che mettono a repentaglio la vita stessa di chi è senza riparo. Le montagne, tuttavia, ti inviano sempre dei segnali premonitori. Occorre però avere e mantenere la capacità di saperli leggere e decifrare, ovvero di essere capaci di ascoltare. Attitudine che la nostra società ci invita continuamente a disattendere ...
ciao a presto sui ns Blog
[Attitudine... a disattendere]
piu' che un invito e' lo stile di vita di oggi... non per tutti, ma per la maggior parte :-(
@Giovanni. Hai ragione tu. La mia era una riflessione fra l'ironico e l'amaro.
ciao a presto sui ns Blog
Nella foto vedo una scritta: "Zallinger"....e la nebbia si dirada al ricordo di un giro del Sasso Lungo e Sasso Piatto. Oltre al ricordo di dolci fantastici proprio al Rif.Zallinger.
un saluto
Un piccolo spiraglio nella nebbia lascia passare il mio saluto... sempre presente a leggere e osservare le emozioni montanare che pubblichi!
@frivoloamilano. Riferirò al gestore dello Zallinger (ho pranzato con suo padre il giorno della ciaspolata ed è lui che mi ha prestato lo slittino).
ciao a presto sui ns Blog
@Anna B.. Cara Anna la tua presenza affettuosa la sento forte e chiara, senza alcuna nebbia !! Grazie e a presto sui ns Blog
è maestosa e incute timore. Non capisco chi vi si avventura come per un gioco.
@Princy60. E' una sfida "oltre il limite", che è un desiderio proprio dell'uomo. Chi sale le montagne compie essenzialmente un cammino all'interno di se stesso per conoscersi e capire i propri limiti. Tuttavia è necessario conoscere profondamente questi luoghi, essere adeguatamente attrezzato e sufficientemente esperto oppure accompagnarsi con chi dispone di tutte queste cose. Altrimenti, la montagna che vedi nella foto del Post, in questo periodo dell'anno, ti lascia ben poche possibilità di riportare a casa la pelle.
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