venerdì 7 settembre 2012

36 STUNDEN - WANDERUNG

36 HK 1

Hans Kammerlander discute il da farsi con un membro del suo Staff durante il 36 H Tour

Lo scorso week end ho partecipato ad un trekking estremo, forse il più impegnativo che vi sia a livello non professionale, ossia una 36 ore no stop organizzata da Hans Kammerlander, alpinista di fama internazionale, fra i più forti scalatori di tutti i tempi. La sua carriera, come molti sanno, è costellata di successi incredibili. Ha raggiunto senza l'ausilio dell'ossigeno in totale tredici cime da ottomila metri, delle quattordici esistenti, utilizzando gli sci in molti casi per la ridiscesa. Sua è la conquista della cima dell’Everest in sole 16 ore e 40 minuti, ritenuta ancora oggi l’ascesa più veloce della parete nord della montagna più alta della Terra. A tutto ciò si aggiungono migliaia di scalate in tutto il mondo e, recentemente il progetto Seven Second Summit, le sette seconde cime più alte dei cinque continenti, quasi completato con la salita al Mount Tyree (4.852 m), in Antartico a gennaio di quest'anno.
Naturalmente,il rischio di avere a che fare con un personaggio di tale notorietà è quello di trovare un divo della montagna borioso e poco disponibile. Ma questo non è Hans. E' prima di tutto una guida alpina che ti accompagna per le sue montagne, e dopo, molto dopo, un alpinista leggendario. Sembra inutile e al contempo importante ricordare il ruolo cruciale che le guide alpine hanno nella moderna società. Se l'uomo non recupera in tempi rapidi un rapporto con la natura tutti rischiamo una ingloriosa fine del nostro genere. Serve l'apporto prezioso e insostituibile di uomini semplici di grandi qualità come Hans e suoi colleghi per educarci ai valori della montagna, prima che si oltrepassi la soglia dell'irreversibilità.

La Cronaca

Il 36 Stunden-Wanderung, (31/08-01/09, 70 km di percorso con 5000 metri complessivi di dislivello in salita) si è svolto all’insegna di una nevicata eccezionale, la più lunga che si possa ricordare a memoria di uomo nel mese di agosto fra le montagne del Tirolo. Siamo partiti alle sei del mattino circa da Casere, Kasern, sotto una pioggia battente che si è trasformata, mano a mano che salivamo, nella sua bianca sorella. Abbiamo raggiunto la Krimmler Tauernhaus im Salzburger Land, Austria, per poi ritornare verso Predoi, Prettau, camminando e affondando per 17 ore sotto fitti fiocchi di neve che scendevano incessantemente. Da lì, verso le due e mezzo del mattino siamo ripartiti per arrivare all'alba a Steger Alm. Mentre ci accingevamo a riaffrontare il manto nevoso, su questo versante molto più compatto e meno profondo, ci è apparso un camoscio. Il tempo di cercare la macchina fotografica, che, in tutta leggerezza, aveva già risalito la montagna, inafferabile proprio come un fiocco di neve. Il nostro wanderung quindi è proseguito per altre 12 ore, fra spruzzi di sole e ... di acqua, lungo la Reintal costeggiando dall'alto Riva, Rein, Acereto, Ahornach ed infine siamo calati alla meta di destinazione, Campo Tures, Sand in Taufers, dove il paese ci ha accolto con una grande festa. Il tempo complessivo impiegato è stato di 36 e 27 minuti di cui oltre 21 ore su terreno innevato (quest’ultimo è il più lungo trekking amatoriale di cui abbia notizia a livello mondiale, attendo smentite :-) ).
Certamente un'impresa faticosa resa particolarmente impegnativa dalle avverse condizioni meteorologiche, che però ti da una emozione indicibile e uno straordinario contatto con la natura alpina.
Un grazie ad Hans e a tutti i componenti del Tour con cui abbiamo condiviso stanchezza e momenti di buonoumore. Un saluto particolare a Toni, Hans, Alberto, Hartmann (per le riprese) e Reinhard che ci ha accompagnato con le dolci note dello Zither tirolese (potete sentirlo, se volete, nel video di seguito riportato, con tanto di Jodel nei titoli di coda).

WebRoll

  • Hans Kammerlander

  • Alles Berge 2012 - Die Bergsaison mit Hans Kammerlander (pdf in Deutsch)





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    6 commenti:

    Christomannos ha detto...

    36 ore no stop, 70 km da percorrere e 5000 metri di dislivello. Mamma mia numeri per me proibitivi. Complimenti gran bella "impresa".
    Complimenti per le foto, chissà quante ne avrai scattate.
    ciao
    Mario

    Ps.: ho iniziato a postare qualche foto che ho scattato sull'Alpe. Per il momento solo alcune monotematiche: Il Sassolungo.
    riciao

    Silenzi d'Alpe ha detto...

    @Christomannos. Ciao Mario, in effetti i numeri sembrano proibitivi ma poi scopri che con un buon allenamento, che significa un po' di gite in montagna, non è poi così terribile. Eppoi avere accanto un uomo dell'esperienza di Hans ti carica. Ciao a presto sui ns Blog (anzi corro a vedere le tue foto :-)) Andrea

    nonnatuttua ha detto...

    Veramente anche a me hanno fatto impressione la lunghezza del percorso, il dislivello, le ore di cammino ma penso che debba essere una bella sfida, che dia una grande carica!
    Poi, che incanto il paesaggio e che bella figura la vostra guida!
    Comunque complimenti.....va bene l'allenamento ma non è da tutti partecipare ad un trekking estremo!!!!

    Silenzi d'Alpe ha detto...

    @nonnatuttua. E' vero, è stata una bellissima sfida a cui io mi sono preparato cercando di fare del mio meglio, e che spero di ripetere il prossimo anno, a Dio piacendo. Una curiosità: ho chiesto ad Hans cosa pensasse di una edizione di 48 ore. Risposta: tecnicamente è impossibile da realizzare. Per me è un grande successo personale perchè so che 11 anni fa di questi tempi, in un periodo buio della mia vita, ero sull'orlo della disabilità motoria. Non potrò mai dimenticare.

    Franz Mosco ha detto...

    Andrea, tanto di cappello! bravo, una bella faticata :)

    Silenzi d'Alpe ha detto...

    @francesca/Mosco. Grazie, Francesca :-) !