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giovedì 13 marzo 2014

CIVILTA' SEPOLTE / ZIVILISATION BEGRABEN

Le abbondanti nevicate di questo inverno hanno mutato profondamente il paesaggio montano. Qui siamo a Prato Piazza, Plätzwiese, uno splendido altopiano a 2000 slm nell'Alta Pusteria, Hochpustertal, che sovrasta il Lago di Braies, Pragser Wildsee. Quella strana collinetta che vedete è la Malga Stolla, Stolla Alm, (1980 m),e sullo sfondo, completamente coperta dalla neve, vi è la sua ex-stalla. Sul tetto vi erano non meno di tre metri neve ed è davvero un enigma come quest'ultimo possa reggere così tranquillamente a un sovraccarico certamente non da poco !! Buona parte delle Malghe giacciono sotto la neve, seppellite come se facessero parte di un'antichissima e perduta civiltà e sopra le quali si può tranquillamente passeggiare. Per rendersi conto di quanto sia stravolto l'ambiente, guardate, se volete, il suo volto estivo

domenica 30 dicembre 2012

CIASPOLANDO AL TRAMONTO

Matterhorn

Ciaspolando al tramonto davanti al Cervino, Matterhorn


Tanti Auguri di Buon Anno a tutti

Glückliches neues Jahr für jeder


martedì 18 dicembre 2012

THE FROST FOREST

FFF

Frost Forest,
For-rest,
From the deep abyss brow
The wind is raving its roar
And rocks are icy and hoar,
The silence is wrapped in a blanket of snow

(patching together from E. Brontë, W. Whitman and many others)

FFF2

FFF4

venerdì 7 settembre 2012

36 STUNDEN - WANDERUNG

36 HK 1

Hans Kammerlander discute il da farsi con un membro del suo Staff durante il 36 H Tour

Lo scorso week end ho partecipato ad un trekking estremo, forse il più impegnativo che vi sia a livello non professionale, ossia una 36 ore no stop organizzata da Hans Kammerlander, alpinista di fama internazionale, fra i più forti scalatori di tutti i tempi. La sua carriera, come molti sanno, è costellata di successi incredibili. Ha raggiunto senza l'ausilio dell'ossigeno in totale tredici cime da ottomila metri, delle quattordici esistenti, utilizzando gli sci in molti casi per la ridiscesa. Sua è la conquista della cima dell’Everest in sole 16 ore e 40 minuti, ritenuta ancora oggi l’ascesa più veloce della parete nord della montagna più alta della Terra. A tutto ciò si aggiungono migliaia di scalate in tutto il mondo e, recentemente il progetto Seven Second Summit, le sette seconde cime più alte dei cinque continenti, quasi completato con la salita al Mount Tyree (4.852 m), in Antartico a gennaio di quest'anno.
Naturalmente,il rischio di avere a che fare con un personaggio di tale notorietà è quello di trovare un divo della montagna borioso e poco disponibile. Ma questo non è Hans. E' prima di tutto una guida alpina che ti accompagna per le sue montagne, e dopo, molto dopo, un alpinista leggendario. Sembra inutile e al contempo importante ricordare il ruolo cruciale che le guide alpine hanno nella moderna società. Se l'uomo non recupera in tempi rapidi un rapporto con la natura tutti rischiamo una ingloriosa fine del nostro genere. Serve l'apporto prezioso e insostituibile di uomini semplici di grandi qualità come Hans e suoi colleghi per educarci ai valori della montagna, prima che si oltrepassi la soglia dell'irreversibilità.

La Cronaca

Il 36 Stunden-Wanderung, (31/08-01/09, 70 km di percorso con 5000 metri complessivi di dislivello in salita) si è svolto all’insegna di una nevicata eccezionale, la più lunga che si possa ricordare a memoria di uomo nel mese di agosto fra le montagne del Tirolo. Siamo partiti alle sei del mattino circa da Casere, Kasern, sotto una pioggia battente che si è trasformata, mano a mano che salivamo, nella sua bianca sorella. Abbiamo raggiunto la Krimmler Tauernhaus im Salzburger Land, Austria, per poi ritornare verso Predoi, Prettau, camminando e affondando per 17 ore sotto fitti fiocchi di neve che scendevano incessantemente. Da lì, verso le due e mezzo del mattino siamo ripartiti per arrivare all'alba a Steger Alm. Mentre ci accingevamo a riaffrontare il manto nevoso, su questo versante molto più compatto e meno profondo, ci è apparso un camoscio. Il tempo di cercare la macchina fotografica, che, in tutta leggerezza, aveva già risalito la montagna, inafferabile proprio come un fiocco di neve. Il nostro wanderung quindi è proseguito per altre 12 ore, fra spruzzi di sole e ... di acqua, lungo la Reintal costeggiando dall'alto Riva, Rein, Acereto, Ahornach ed infine siamo calati alla meta di destinazione, Campo Tures, Sand in Taufers, dove il paese ci ha accolto con una grande festa. Il tempo complessivo impiegato è stato di 36 e 27 minuti di cui oltre 21 ore su terreno innevato (quest’ultimo è il più lungo trekking amatoriale di cui abbia notizia a livello mondiale, attendo smentite :-) ).
Certamente un'impresa faticosa resa particolarmente impegnativa dalle avverse condizioni meteorologiche, che però ti da una emozione indicibile e uno straordinario contatto con la natura alpina.
Un grazie ad Hans e a tutti i componenti del Tour con cui abbiamo condiviso stanchezza e momenti di buonoumore. Un saluto particolare a Toni, Hans, Alberto, Hartmann (per le riprese) e Reinhard che ci ha accompagnato con le dolci note dello Zither tirolese (potete sentirlo, se volete, nel video di seguito riportato, con tanto di Jodel nei titoli di coda).

WebRoll

  • Hans Kammerlander

  • Alles Berge 2012 - Die Bergsaison mit Hans Kammerlander (pdf in Deutsch)





  • 36 HK 6 36 HK 4
    36 HK 736 HK 2
    36 HK 3 36 HK 9
    36 HK 8 36 HK 10
    36 HK 11 36 HK 12

    giovedì 22 marzo 2012

    SOLTANTO BIANCO E GRIGIO E SILENZIO / NUR WEISS UND GRAU UND STILLE

    Bosco 1

    Nel labirinto dei rami aggrovigliati della nuda selva, soltanto bianco e grigio, e silenzio, silenzio.


    (liberamente tratto da/von H. Hesse)



    Bosco2


    Bosco 3

    sabato 7 gennaio 2012

    DER SCHNEESTURM IN DEN ALPEN

    
    Silenzi d'Alpe 2012: una tempesta di neve ... con i fiocchi !!!

    sabato 31 dicembre 2011

    STORIE DI INVERNO / WINTERGESCHICHTEN

    Fuoco 1


    D'inverno, la sera ci si raduna davanti al fuoco raccontando tutte le storie che non esistono, quelle dimenticate sotto il pavimento, gli infiniti universi paralleli che circondano la nostra esistenza, che ci sfiorano senza appartenerci. Fuori le nuvole biancheggiano fluttuando fra le montagne scure, la luna trascina nel cielo la sua barca di argento.
    Arriverà questa notte una grande nevicata ? Tutti la desiderano (i bambini la aspettano inquieti) perchè ricopra l'anno vecchio e presenti quello nuovo candido e immacolato. Nulla è più caduco e fragile di un fiocco di neve. Quando cerchi di afferrarlo, è come il tempo, ti sfugge dalle dita.

    Tanti Auguri di Buon Anno a tutti

    Glückliches neues Jahr für jeder



    Schlern

    Lo Sciliar, Schlern, nell'ultimo, sereno, tramonto dell'anno

    mercoledì 13 aprile 2011

    LABIRINTI / LABYRINTHEN

    MM Lab 1

    In un saggio dei primi anni '60, "La sfida al labirinto", Calvino rappresenta la complessità del mondo reale come un apparente coacervo confuso di linee e di forme, dietro il quale si cela però un labirinto costruito con regole precise che solo un occhio paziente e capace può riconoscere. Questa suggestiva metafora fornisce una chiave di lettura diretta delle ragioni di chi pratica il wanderung, il piacere di vagare senza meta per boschi e montagne. Chi si inoltra per i pathless woods (boschi inesplorati) sa che nel groviglio intricatissimo ed inesauribile dei possibili sentieri esiste un mappa che conduce ad una via di uscita anche se "c’è sempre una parte d’amore per i labirinti in sé”, ed è perfettamente cosciente che quest'ultima non "sarà altro che il passaggio da un labirinto all'altro".
    In inverno i rami spogli degli alberi sembrano radici sospese nell'aria; piante rovesciate che sprofondano i rami nelle viscere della terra, tessendo un doppio inestricabile labirinto proprio come succede nella fiaba "La foresta-radice-labirinto" del grande scrittore italiano. Si può e si deve dialogare attivamente con il Caos, dato che non è possibile cancellarlo. Questa ineliminabile sfida al labirinto, la ricerca di se stessi attraverso la realtà e viceversa, diventa così un dovere morale che dà un significato importante alla nostra vita.

    "Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili". (da Lezioni americane)


    MM Lab 3

    MM Lab 2
    MM Lab 6


    giovedì 17 marzo 2011

    SCULTURE DI NEVE NELLA NEBBIA / SCHNEESKULPTUREN IM NEBEL

    Schnee Sk 1c

    Laggiù, dove le montagne cinte dalla grigia nebbia
    si alzano maestose, cominciano i confini della mia anima.
    Pallide e immote si estendono le scure foreste, spettrali
    nei loro candidi mantelli; sequenze di silenziose sculture
    che il carico della neve rende curve come le nostre spalle
    sotto il peso del tempo;
    che cerchi di afferrare
    e ti sparisce fra le dita,
    come un fiocco
    di neve.

    Schnee Sk 2 Schnee Sk 3


    Schnee Sk 4

    Schnee Sk 5


    Schnee Sk 6

    venerdì 16 aprile 2010

    LO SCILIAR D'INVERNO / SCHLERN IM WINTER

    Schlern im Winter bis


    Il plateau dello Sciliar, Schlern, in inverno. A sinistra il Rifugio Bolzano, Schlernhaus, a destra in alto si può vedere la croce sul monte Petz.


    Tutte le storie di chi si avventura nelle nevi d'alta quota ci sembrano degne di essere narrate, anche quelle lontane nel tempo. Anzi, ognuna di esse va assolutamente raccontata come proveniente dal più remoto passato.
    Inoltrarsi in questi bianchi e freddi deserti suscita una grande emozione nel cuore, travolto dal fascino di questo ambiente austero e selvaggio, dalla misura dei suoi sovraumani silenzi. Un'ansia interiore pervade l'anima, toccata dal senso di solitudine che emana questa profondissima quiete, minacciosa nella sua indifferenza mortale.
    Si avanza con lo sguardo abbagliato perchè la neve, sia sotto il sole o nella tempesta, è sempre bianca e accecante. In un silenzio primordiale che congela il divenire del tempo. Come succede ad Hans Castorp, protagonista della Montagna Incantata di Thomas Mann, nel capitolo intitolato Schnee. Il giovane compie una passeggiata solitaria, una escursione di scialpinismo ante litteram per verità, mentre infuria una tormenta di neve. La vista è obnubilata dal vorticare dei fiocchi e il gelo gli procura acuti dolori alle orecchie e alle mani. Procede in questo stato di ottundimento dei sensi fino ad incontrare una malga di legno. Ma questa è chiusa e abbondonata, non offre alcun riparo e lo costringe a proseguire. Il suo wanderung è ormai un andare a tentoni, travolto dai turbini del vento, senza più una meta precisa. Hans sa di essersi smarrito ed è conscio del grave pericolo che incombe. Finalmente, dopo molto vagare, incontra un'altra malga. Si avvicina e scopre atterrito che è quella di prima. Qui neve, tempo e spazio si sono fusi in un unicum non più discernibile. Quello che salva Castorp è il coraggio davanti agli elementi naturali che "significa non ottusa freddezza nel rapporti con essi, bensì consapevole dedizione e paura di morire vinta con la simpatia". Simpatia, nell'accezione greca del termine, che vuol dire patire insieme, provare emozione con. Questa è l'essenza di chi sfida le montagne - che non è mai diretta contro di esse, semmai verso se stessi, per ritrovarsi, per riconoscersi attraverso i propri limiti.
    Chi arranca immerso nella sabbia immobile e bianca di questa gigantesca clessidra è al di fuori della dimensione temporale. Nella neve nulla cambia e niente è mai come prima.


    Schlern im Winter

    giovedì 4 marzo 2010

    GESCHICHTEN VON VERLORENEN WANDERERN

    Infinito3


    Im Garten der verlorenen Bäume

    La transitoria, fragrante neve
    Morbida s'impone ora
    Sugli Alberi perduti,
    Affogati dal volto antico
    Della Solitudine della Natura


    (Libero Omaggio a E. Dickinson)

    domenica 28 febbraio 2010

    IL SENSO DI INFINITO DELLA NEVE

    Infinito1


    Foto scattate questa mattina


    Infinito2



    Inf 3

    venerdì 19 febbraio 2010

    ABISSI DI ALTA QUOTA

    Abissi



    ... fuga soave di nevi e d'abissi...

    (parafrasando S. Quasimodo)


    Baite

    Ecco alcune placide baite adagiate sulla neve. La casa piccolina al centro sulla destra è detta Küchenhaus, perchè utilizzata come cucina da coloro che fienavano sull'Alpe durante la stagione estiva. Costruita con una superficie rigorosamente di 20 metri quadri, spesso era posizionata accanto al fienile che fungeva anche da eccellente dormitorio (d'altronde da dove viene l'idea dei bagni di fieno, Heubad, così di moda ad esso ?).

    venerdì 22 gennaio 2010

    SILENZI D'ALPE D'INVERNO / DIE STILLE DER ALPEN IM WINTER

    Stille der Alpen



    Respirano lievi gli altissimi abeti
    racchiusi nel manto di neve, ...

    Die hohen Tannen atmen heiser
    im Winterschnee, ...

    (da/von R.M. Rilke)



    Stille der Alpen 2

    lunedì 23 novembre 2009

    IL SACRO E I SILENZI / DAS HEILIGE UND DAS SCHWEIGEN

    Schweigen



    Dolce è,

    ed essere nutriti dalla bellezza

    Del Mondo
    Perchè

    divino compenso


    Süß ists,

    und genährt zu seyn vom Schönen

    Der Welt
    Denn

    Gotts Lohn


    (Quaderno Infolio di Homburg, Homburger Folioheft, fragment 54, von F. Hölderlin)

    venerdì 13 novembre 2009

    SOSPESI TRA TEMPO ED ETERNITA' / SCHWEBEND ZWISCHEN ZEIT UND EWIGKEIT

    Forcella Sassolungo

    La Forcella del Sassolungo, Langkofel


    Quando l'inverno avanza le montagne diventano sempre più inaccessibili. Neve e ghiaccio rendono impraticabili tutti i sentieri e la più semplice delle passeggiate estive può tramutarsi in una ardita impresa alpina.
    Mentre io, in questo momento comodamente seduto davanti alla mia scrivania, leggo cose inutili, scrivo queste righe inutili, faccio cose inutili. Benchè esistano delle motivazioni pienamente razionali e giustificanti il mio operato quotidiano, mi sembra a volte che le mie attività siano del tutto superflue e la mia volontà diretta a scopi assolutamente sbagliati. Allora mi avvicino alla finestra e rivolgo il mio sguardo verso le nubi.
    Cosa c'è di più affascinante nel mondo delle nuvole nel cielo ?
    Sono gioco quando assumono la forma di cani, mucche, lupi e squali, di animali fantastici o dei più disparati oggetti dalle fogge bizzarre. Sono tenere e delicate come le guance dei neonati, scure e minacciose come gli araldi della morte. Candide isole beate sospese nel cielo tra tempo ed eternità, talvolta tinte di rosso, di azzurro, di grigio o di oro. Sottili come veli, imponenti come montagne.

    Sono il simbolo del Wanderung, il vagabondare senza meta, del desiderio, della nostalgia.

    Inaccessibili come le vette in inverno, la ricerca di se stessi, la vicinanza degli altri. Si lasciano trasportare nel cielo dal vento come una bella similitudine delle nostre esistenze terrene: si addensano, si diradano, spariscono all'improvviso.

    Eppure accade a chi sale verso le cime dei monti di raggiungere le nuvole e di entrarvi in mezzo. Capita di sentirsi morbidamente avvolti dai vapori con un senso di inquietudine sempre più nitido a mano a mano che la densità della nebbia aumenta. Proseguendo ci si può trovare in un mondo rovesciato: le nuvole sotto i propri piedi, la terra sopra la testa e più in alto ancora una azzurra e rotonda campana. Come loro nel cielo, sospesi tra tempo ed eternità.

    "schwebend zwischen Zeit und Ewigkeit"

    Libera interpretazione di brani tratti dai seguenti libri di H. Hesse

  • Peter Camenzind
  • Voglia di viaggiare, Die Reiselust
  • Siddharta
  • Vagabondaggio, Wanderung
  • Pellegrinaggio d′autunno, Eine Fussreise im Herbst


  • Schlern

    martedì 15 settembre 2009

    LE GEOMETRIE DELLA NEVE / GEOMETRIE IM SCHNEE

    Geom neve 2

    Verso il Sassolungo, Langkofel.


    Lungo i fianchi della montagna il sibilo silente del vento scava e modella le geometrie della neve. Cammino lentamente, con il respiro affannoso della salita e lo sguardo ammaliato dalla soavità dell'azzurra lontananza.


  • "L'azzurra lontananza", "Die blaue Ferne und andere kleine Dichtungen" , H. Hesse,

  • Solitudine da "Myricae", G. Pascoli


  • Geom neve 1

    venerdì 6 febbraio 2009

    TRACCE / SPUREN

    camoscio Hase

    Tracce sulla neve. In alto: capriolo. In basso: lepre.

    Caprioli e Camosci si muovono su grandi estensioni di territorio. Questi animali spesso si trovano già a parecchi chilometri dal luogo di rinvenimento delle loro impronte. Al contrario delle lepri che vivono all'interno di una area di riferimento molto più piccola. Quando si scatta questo tipo di fotografie è possibile che l'autore delle tipiche orme a y sia ancora presente. Nascosto in qualche anfratto, sotto la neve, o in un cespuglio in immobile, silente e ... ansiosa osservazione.



    Spuren im Schnee



    Bist du ein guter Spurenleser ?



    Spuren

    Tracce umane. In verticale: ciaspole. In orizzontale: sci.