giovedì 13 marzo 2014
domenica 30 dicembre 2012
CIASPOLANDO AL TRAMONTO
Glückliches neues Jahr für jeder
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martedì 18 dicembre 2012
THE FROST FOREST
For-rest,
From the deep abyss brow
The wind is raving its roar
And rocks are icy and hoar,
The silence is wrapped in a blanket of snow
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venerdì 30 novembre 2012
SILENZI D'ALPE IN INVERNO / DIE STILLE DER ALPEN IM WINTER
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venerdì 7 settembre 2012
36 STUNDEN - WANDERUNG
Hans Kammerlander discute il da farsi con un membro del suo Staff durante il 36 H Tour
La Cronaca
Il 36 Stunden-Wanderung, (31/08-01/09, 70 km di percorso con 5000 metri complessivi di dislivello in salita) si è svolto all’insegna di una nevicata eccezionale, la più lunga che si possa ricordare a memoria di uomo nel mese di agosto fra le montagne del Tirolo. Siamo partiti alle sei del mattino circa da Casere, Kasern, sotto una pioggia battente che si è trasformata, mano a mano che salivamo, nella sua bianca sorella. Abbiamo raggiunto la Krimmler Tauernhaus im Salzburger Land, Austria, per poi ritornare verso Predoi, Prettau, camminando e affondando per 17 ore sotto fitti fiocchi di neve che scendevano incessantemente. Da lì, verso le due e mezzo del mattino siamo ripartiti per arrivare all'alba a Steger Alm. Mentre ci accingevamo a riaffrontare il manto nevoso, su questo versante molto più compatto e meno profondo, ci è apparso un camoscio. Il tempo di cercare la macchina fotografica, che, in tutta leggerezza, aveva già risalito la montagna, inafferabile proprio come un fiocco di neve. Il nostro wanderung quindi è proseguito per altre 12 ore, fra spruzzi di sole e ... di acqua, lungo la Reintal costeggiando dall'alto Riva, Rein, Acereto, Ahornach ed infine siamo calati alla meta di destinazione, Campo Tures, Sand in Taufers, dove il paese ci ha accolto con una grande festa. Il tempo complessivo impiegato è stato di 36 e 27 minuti di cui oltre 21 ore su terreno innevato (quest’ultimo è il più lungo trekking amatoriale di cui abbia notizia a livello mondiale, attendo smentite :-) ).
Certamente un'impresa faticosa resa particolarmente impegnativa dalle avverse condizioni meteorologiche, che però ti da una emozione indicibile e uno straordinario contatto con la natura alpina.
Un grazie ad Hans e a tutti i componenti del Tour con cui abbiamo condiviso stanchezza e momenti di buonoumore. Un saluto particolare a Toni, Hans, Alberto, Hartmann (per le riprese) e Reinhard che ci ha accompagnato con le dolci note dello Zither tirolese (potete sentirlo, se volete, nel video di seguito riportato, con tanto di Jodel nei titoli di coda).
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giovedì 22 marzo 2012
SOLTANTO BIANCO E GRIGIO E SILENZIO / NUR WEISS UND GRAU UND STILLE
(liberamente tratto da/von H. Hesse)
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sabato 7 gennaio 2012
DER SCHNEESTURM IN DEN ALPEN
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sabato 31 dicembre 2011
STORIE DI INVERNO / WINTERGESCHICHTEN
D'inverno, la sera ci si raduna davanti al fuoco raccontando tutte le storie che non esistono, quelle dimenticate sotto il pavimento, gli infiniti universi paralleli che circondano la nostra esistenza, che ci sfiorano senza appartenerci. Fuori le nuvole biancheggiano fluttuando fra le montagne scure, la luna trascina nel cielo la sua barca di argento.
Arriverà questa notte una grande nevicata ? Tutti la desiderano (i bambini la aspettano inquieti) perchè ricopra l'anno vecchio e presenti quello nuovo candido e immacolato. Nulla è più caduco e fragile di un fiocco di neve. Quando cerchi di afferrarlo, è come il tempo, ti sfugge dalle dita.
Glückliches neues Jahr für jeder
mercoledì 13 aprile 2011
LABIRINTI / LABYRINTHEN
In inverno i rami spogli degli alberi sembrano radici sospese nell'aria; piante rovesciate che sprofondano i rami nelle viscere della terra, tessendo un doppio inestricabile labirinto proprio come succede nella fiaba "La foresta-radice-labirinto" del grande scrittore italiano. Si può e si deve dialogare attivamente con il Caos, dato che non è possibile cancellarlo. Questa ineliminabile sfida al labirinto, la ricerca di se stessi attraverso la realtà e viceversa, diventa così un dovere morale che dà un significato importante alla nostra vita.
"Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili". (da Lezioni americane)

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giovedì 17 marzo 2011
SCULTURE DI NEVE NELLA NEBBIA / SCHNEESKULPTUREN IM NEBEL
si alzano maestose, cominciano i confini della mia anima.
Pallide e immote si estendono le scure foreste, spettrali
nei loro candidi mantelli; sequenze di silenziose sculture
che il carico della neve rende curve come le nostre spalle
sotto il peso del tempo;
che cerchi di afferrare
e ti sparisce fra le dita,
come un fiocco
di neve.

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venerdì 16 aprile 2010
LO SCILIAR D'INVERNO / SCHLERN IM WINTER
Il plateau dello Sciliar, Schlern, in inverno. A sinistra il Rifugio Bolzano, Schlernhaus, a destra in alto si può vedere la croce sul monte Petz.
Tutte le storie di chi si avventura nelle nevi d'alta quota ci sembrano degne di essere narrate, anche quelle lontane nel tempo. Anzi, ognuna di esse va assolutamente raccontata come proveniente dal più remoto passato.
Inoltrarsi in questi bianchi e freddi deserti suscita una grande emozione nel cuore, travolto dal fascino di questo ambiente austero e selvaggio, dalla misura dei suoi sovraumani silenzi. Un'ansia interiore pervade l'anima, toccata dal senso di solitudine che emana questa profondissima quiete, minacciosa nella sua indifferenza mortale.
Si avanza con lo sguardo abbagliato perchè la neve, sia sotto il sole o nella tempesta, è sempre bianca e accecante. In un silenzio primordiale che congela il divenire del tempo. Come succede ad Hans Castorp, protagonista della Montagna Incantata di Thomas Mann, nel capitolo intitolato Schnee. Il giovane compie una passeggiata solitaria, una escursione di scialpinismo ante litteram per verità, mentre infuria una tormenta di neve. La vista è obnubilata dal vorticare dei fiocchi e il gelo gli procura acuti dolori alle orecchie e alle mani. Procede in questo stato di ottundimento dei sensi fino ad incontrare una malga di legno. Ma questa è chiusa e abbondonata, non offre alcun riparo e lo costringe a proseguire. Il suo wanderung è ormai un andare a tentoni, travolto dai turbini del vento, senza più una meta precisa. Hans sa di essersi smarrito ed è conscio del grave pericolo che incombe. Finalmente, dopo molto vagare, incontra un'altra malga. Si avvicina e scopre atterrito che è quella di prima. Qui neve, tempo e spazio si sono fusi in un unicum non più discernibile. Quello che salva Castorp è il coraggio davanti agli elementi naturali che "significa non ottusa freddezza nel rapporti con essi, bensì consapevole dedizione e paura di morire vinta con la simpatia". Simpatia, nell'accezione greca del termine, che vuol dire patire insieme, provare emozione con. Questa è l'essenza di chi sfida le montagne - che non è mai diretta contro di esse, semmai verso se stessi, per ritrovarsi, per riconoscersi attraverso i propri limiti.
Chi arranca immerso nella sabbia immobile e bianca di questa gigantesca clessidra è al di fuori della dimensione temporale. Nella neve nulla cambia e niente è mai come prima.
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giovedì 4 marzo 2010
GESCHICHTEN VON VERLORENEN WANDERERN
Morbida s'impone ora
Sugli Alberi perduti,
Affogati dal volto antico
Della Solitudine della Natura
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domenica 28 febbraio 2010
IL SENSO DI INFINITO DELLA NEVE
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venerdì 19 febbraio 2010
ABISSI DI ALTA QUOTA
... fuga soave di nevi e d'abissi...
Ecco alcune placide baite adagiate sulla neve. La casa piccolina al centro sulla destra è detta Küchenhaus, perchè utilizzata come cucina da coloro che fienavano sull'Alpe durante la stagione estiva. Costruita con una superficie rigorosamente di 20 metri quadri, spesso era posizionata accanto al fienile che fungeva anche da eccellente dormitorio (d'altronde da dove viene l'idea dei bagni di fieno, Heubad, così di moda ad esso ?).
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venerdì 22 gennaio 2010
SILENZI D'ALPE D'INVERNO / DIE STILLE DER ALPEN IM WINTER
Respirano lievi gli altissimi abeti
racchiusi nel manto di neve, ...
Die hohen Tannen atmen heiser
im Winterschnee, ...
(da/von R.M. Rilke)
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lunedì 23 novembre 2009
IL SACRO E I SILENZI / DAS HEILIGE UND DAS SCHWEIGEN
ed essere nutriti dalla bellezza
Del Mondo
Perchè
divino compenso
und genährt zu seyn vom Schönen
Der Welt
Denn
Gotts Lohn
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venerdì 13 novembre 2009
SOSPESI TRA TEMPO ED ETERNITA' / SCHWEBEND ZWISCHEN ZEIT UND EWIGKEIT
Mentre io, in questo momento comodamente seduto davanti alla mia scrivania, leggo cose inutili, scrivo queste righe inutili, faccio cose inutili. Benchè esistano delle motivazioni pienamente razionali e giustificanti il mio operato quotidiano, mi sembra a volte che le mie attività siano del tutto superflue e la mia volontà diretta a scopi assolutamente sbagliati. Allora mi avvicino alla finestra e rivolgo il mio sguardo verso le nubi.
Cosa c'è di più affascinante nel mondo delle nuvole nel cielo ?
Sono gioco quando assumono la forma di cani, mucche, lupi e squali, di animali fantastici o dei più disparati oggetti dalle fogge bizzarre. Sono tenere e delicate come le guance dei neonati, scure e minacciose come gli araldi della morte. Candide isole beate sospese nel cielo tra tempo ed eternità, talvolta tinte di rosso, di azzurro, di grigio o di oro. Sottili come veli, imponenti come montagne.
Sono il simbolo del Wanderung, il vagabondare senza meta, del desiderio, della nostalgia.
Inaccessibili come le vette in inverno, la ricerca di se stessi, la vicinanza degli altri. Si lasciano trasportare nel cielo dal vento come una bella similitudine delle nostre esistenze terrene: si addensano, si diradano, spariscono all'improvviso.
Eppure accade a chi sale verso le cime dei monti di raggiungere le nuvole e di entrarvi in mezzo. Capita di sentirsi morbidamente avvolti dai vapori con un senso di inquietudine sempre più nitido a mano a mano che la densità della nebbia aumenta. Proseguendo ci si può trovare in un mondo rovesciato: le nuvole sotto i propri piedi, la terra sopra la testa e più in alto ancora una azzurra e rotonda campana. Come loro nel cielo, sospesi tra tempo ed eternità.
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martedì 15 settembre 2009
LE GEOMETRIE DELLA NEVE / GEOMETRIE IM SCHNEE
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venerdì 6 febbraio 2009
TRACCE / SPUREN
Tracce sulla neve. In alto: capriolo. In basso: lepre.
Caprioli e Camosci si muovono su grandi estensioni di territorio. Questi animali spesso si trovano già a parecchi chilometri dal luogo di rinvenimento delle loro impronte. Al contrario delle lepri che vivono all'interno di una area di riferimento molto più piccola. Quando si scatta questo tipo di fotografie è possibile che l'autore delle tipiche orme a y sia ancora presente. Nascosto in qualche anfratto, sotto la neve, o in un cespuglio in immobile, silente e ... ansiosa osservazione.
Spuren im Schnee
Bist du ein guter Spurenleser ?
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